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Spartaco n. 77

Ottobre 2013

Sconfitta la causa di Alba dorata contro Savvas Michael e Konstantinos Moutzoris!

Atene. Il 4 settembre, in quella che è stata una piccola ma importante vittoria della sinistra e di tutti gli oppositori dei fascisti di Alba dorata, il segretario generale del Partito rivoluzionario dei lavoratori (Eek), Savvas Michael Matsas e l’ex rettore del politecnico nazionale di Atene, Konstantinos Moutzoris, sono stati assolti da tutte le accuse relative alla causa intentata da Alba dorata. Michael è stato preso di mira perché è di sinistra e perché è ebreo. E’ stato falsamente accusato di diffamazione ai danni di Alba dorata, per il fatto di aver pubblicato in un numero del 2009 del giornale dell’Eek, Nuova prospettiva, un articolo che definiva Alba dorata un’organizzazione nazista che fomenta attacchi razzisti contro gli immigrati. E’ stato accusato inoltre di “disturbo della pace civica” e di “incitamento alla violenza e al conflitto”. Moutzouris è stato accusato di aver consentito l’uso dei server dell’università al portale d’informazione indipendente Indymedia.

Dopo che all’inizio del 2009 c’era stata una serie di manifestazioni antifasciste in difesa degli immigrati, Alba dorata ha fatto causa a numerosi partiti e individui, tra cui il Partito comunista di Grecia (Kke), Syriza e la coalizione di sinistra Antarsya, e a varie organizzazioni di immigrati, per un totale di 80 persone. Tre anni dopo, la polizia ha condotto degli interrogatori e ha scelto di prendere di mira Moutzouris e Michael. Questa chiara caccia alle streghe politica ha attratto attenzione a scala internazionale, compreso un articolo del Guardian di Londra (1 settembre), scritto da Maria Margaronis. Dopo un processo durato due giorni e in cui i testimoni di Alba dorata per l’accusa non si sono neppure presentati, Michael e Moutzouris sono stati assolti da tutte le imputazioni.

Il 27 agosto, in una dichiarazione che chiedeva il ritiro di tutte le accuse contro Michael e Moutzouris, il Gruppo trotskista di Grecia (Tgg) ha spiegato:

“Questa causa ha anche alimentato un clima in cui è stata scatenata una vile campagna antisemita contro Savvas Michael, con incitazioni a ‘colpire il verme ebreo’ che lo descrivevano come ‘uno strumento della cospirazione ebraica mondiale per fomentare la guerra civile tra greci e imporre un regime giudeo-bolscevico in Grecia’ (‘Risoluzione di solidarietà’ su change.org/petitions). Negli ultimi cinque anni i violenti attacchi dei capitalisti greci e dell’Ue (Unione Europea) imperialista contro i lavoratori greci hanno prodotto forti proteste e lotte della classe operaia e della sinistra. Parallelamente aumentano anche gli attacchi contro la sinistra, col crescere del nazionalismo, del razzismo contro gli immigrati e dell’ostilità a tutto ciò che è visto come non ‘greco puro’. E’ in questo contesto che vengono accusati Savvas Michael e Konstantinos Moutzouris”.

In verità, anche se l’assoluzione di Michael e Moutzouris è stata una vittoria, nel mese di settembre 12 sostenitori del Kke che volantinavano in un quartiere operaio vicino al porto del Pireo sono stati brutalmente attaccati da 50 uomini armati di mazze e sbarre d’acciaio. In un resoconto delle proteste organizzate dal Kke, il sito del Guardian (13 settembre), ha descritto l’attacco come “un’aggressione violenta contro i membri del Partito comunista condotta da sostenitori in camicia nera del partito neonazista di Alba dorata, in seguito al quale nove persone sono finite in ospedale con ferite gravi” (“I greci protestano contro l’attacco di Alba dorata ai comunisti”). Questo episodio si è verificato a Perama, dove il Kke ha una base storica tra gli operai dei cantieri navali. Secondo il Rizospastis, il giornale del Kke, del 14 settembre, una delle vittime finite all’ospedale a seguito di questo attacco potenzialmente omicida è il presidente del sindacato dei metalmeccanici del Pireo.

Questa aggressione ribadisce quanto scritto dal Tgg: “Anche se adesso gli attacchi di Alba dorata prendono di mira principalmente gli immigrati, i gay e i militanti di sinistra, il loro obiettivo finale è quello di distruggere le organizzazioni della classe operaia per salvare i capitalisti, come fecero le forze di Mussolini in Italia negli anni Venti e quelle di Hitler in Germania negli anni Trenta” (“I capitalisti dissanguano la classe operaia greca, Wv n. 1013, 23 novembre 2012). La borghesia greca ha una lunga storia di ricorsi al terrorismo di destra per schiacciare il movimento operaio. Gli attuali attacchi impongono con urgenza la necessità di mobilitare contingenti di operai, basati sui sindacati, per spazzar via i fascisti dalle strade.

Le aggressioni violente, come le persecuzioni legali di operai e militanti di sinistra, non sono che dei tentativi di intimidire gli antifascisti e spingerli al silenzio e alla passività. Un’altra raggelante caccia alle streghe ha preso di mira i lavoratori di un ospedale dell’isola di Samos, che sono sotto inchiesta per aver rifiutato di accettare sangue da donatori di Alba dorata che pretendevano che dovesse andare “solo a dei greci”. Un comunicato stampa rilasciato il 29 agosto dalla Confederazione panellenica dei lavoratori della sanità pubblica, in difesa dei lavoratori di Samos, ha spiegato: “Come fornitore di assistenza sociale, lo Stato ha l’obbligo di fornire assistenza sanitaria gratuita ed uguale a tutti i residenti nel paese, indipendentemente dalla nazionalità o dalla razza”. La dice lunga il fatto che il governo abbia scelto come ministro della salute Adonis Georgiadis, un ex dirigente del partito Laos, infestato da fascisti, con l’incarico di distruggere ciò che resta del sistema di salute pubblica greco e dei suoi dipendenti.

E’ il capitalismo che genera la piaga del fascismo. Per questo la lotta per eliminare forze come Alba dorata dev’essere legata alla lotta per il rovesciamento del potere capitalista in Grecia e a scala internazionale. A colpi di austerità, l’Unione Europea guidata principalmente dall’imperialismo tedesco, ha contribuito ad alimentare non solo le proteste di massa, ma anche la rinascita dello sciovinismo nazionalista nella popolazione greca. In contrapposizione alle politiche nazionaliste promosse dalla sinistra greca, noi sappiamo che la lotta per la rivoluzione socialista internazionale e per gli Stati uniti socialisti d’Europa è cruciale per condurre la classe operaia fuori da questa situazione disperata.

 

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