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Spartaco n. 71

Aprile 2009

Il caso Englaro: moderna inquisizione

Per la separazione tra Stato e Chiesa!

(Donne e Rivoluzione)

Dopo aver visitato un amico ridotto allo stato vegetativo da un incidente, Eluana Englaro disse al padre che non avrebbe mai voluto essere tenuta in vita artificialmente in un simile stato. Eluana diceva sul serio, ma ai mostri che dirigono l’Italia capitalista in collusione col Vaticano non interessa ciò che pensano giovani donne intelligenti.

Nel 1992 Eluana andò incontro ad una tragedia analoga: in seguito ad un incidente stradale subì gravi lesioni cerebrali e fu ridotta allo stato vegetativo per 17 anni. Suo padre, Beppino Englaro, ha cercato di far rispettare la volontà della figlia, chiedendo per anni di sospendere l’alimentazione artificiale “per porre fine all’orrore di una non-vita che Eluana, prima dell’incidente, ha sempre considerato una barbarie” (la Repubblica, 9 febbraio 2009), ma i suoi sforzi si sono sistematicamente scontrati con un’isterica crociata fondamentalista orchestrata da cardinali, medici e avvocati, e guidata da “onorevoli” che hanno calpestato la decenza umana e le loro stesse leggi.

Anche dopo aver vinto una battaglia legale durata 9 anni, Beppino Englaro ha continuato a trovarsi di fronte giunte regionali e governi che, in spregio delle sentenze dei giudici, gli hanno impedito di far scollegare gli strumenti che mantenevano artificialmente in vita Eluana. Quando, agli inizi di febbraio, Eluana è stata finalmente trasferita alla clinica “La Quiete” di Udine dove medici e infermieri volontari hanno cominciato a esaudire le sue volontà, il primo ministro Silvio Berlusconi, ha crudelmente tentato di far approvare un decreto dell’ultima ora per fermarli. Ma il corpo debilitato di Eluana ha ceduto alla morte prima della sua approvazione.

In un clima che ricorda quello dell’inquisizione medievale, Beppino Englaro e il coraggioso team medico che ha assistito la figlia, hanno rischiato l’incriminazione per omicidio e hanno ricevuto minacce di morte da sedicenti sostenitori del “diritto alla vita”. Abbasso questa persecuzione grottesca! Giù le mani dagli Englaro e dall’equipe sanitaria di Eluana!

Un progetto di legge, accolto con entusiasmo dal Vaticano, è stato studiato per impedire che in futuro si ripetano altri “casi Eluana”. La legge sul “testamento biologico”, altrimenti noto come Dat (Dichiarazione anticipata di trattamento), non solo conferma il divieto a qualsiasi forma di eutanasia, ma introduce anche il divieto alla rimozione dei dispositivi d’alimentazione artificiale, a prescindere dalla volontà espressa dal paziente. Abbasso questa legge reazionaria!

Noi sosteniamo che lo Stato non ha alcun diritto di decidere chi debba vivere e chi debba morire. Per questo ci opponiamo per principio anche alla pena di morte. Lo Stato non deve interferire, in nessuna decisione personale privata. Crediamo che le persone mentalmente capaci afflitte da malattie dolorose, incurabili abbiano il diritto di decidere per sé stesse se e quando vogliono morire e il diritto a qualsiasi tipo di assistenza medica necessaria. L’opposizione ad applicare questa elementare forma di umanitarismo è radicata nella concezione religiosa che l’essere umano possiede un’”anima”, che solo Dio può riprendersi. La soluzione umana nel caso di Eluana Englaro sarebbe stata una rapida, indolore e benevola iniezione.

Il caso Englaro ricorda quello di Piergiorgio Welby, afflitto da distrofia muscolare, morto nel 2006 dopo essere stato legato ad un respiratore artificiale per 9 anni. Welby, a differenza di Eluana, era pienamente cosciente e fece una campagna per porre fine alla sua vita di tormenti. Ci opponiamo alla criminalizzazione del suicidio, che storicamente è stato considerato un crimine contro Dio e lo Stato, e difendiamo medici coraggiosi come Jack Kevorkian, detenuto negli Stati Uniti per 8 anni che ha aiutato molti pazienti a porre fine alle loro sofferenze e difeso il diritto all’eutanasia.

Sono gli inquisitori odierni che popolano il parlamento e le opulente sale Vaticane, a distruggere le vite o a renderle miserevoli in nome di un Dio mitologico, in nome del patriarcato e in nome dello Stato capitalista. Sono gli stessi che si oppongono e limitano la procreazione medicalmente assistita e il progresso medico tramite la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Berlusconi ha grottescamente dichiarato che Eluana “potrebbe anche in ipotesi generare un figlio”. Le gerarchie cattoliche e molti dei politici che si sono gettati come avvoltoi sul corpo di Eluana Englaro e si oppongono al diritto all’eutanasia, vorrebbero cancellare il diritto all’aborto, già fortemente limitato dalla clausola sulla presunta “obiezione di coscienza” della legge 194. Grazie a questa clausola reazionaria, circa il 70% dei ginecologi degli ospedali pubblici, sotto la pressione dei fondamentalisti cattolici (qualcuno magari per indirizzare le pazienti verso le sue cliniche private) si rifiutano di eseguire aborti, con il risultato che le donne sono spesso costrette a rinunciare all’aborto o a ricorrere ad aborti costosi, illegali e potenzialmente fatali. Certo, le donne borghesi, che hanno i mezzi per accedere a medici competenti, sono sempre state in grado di interrompere la gravidanza in condizioni decenti. Ma la situazione è particolarmente grave per le donne lavoratrici e povere, ed è anche peggiore per le immigrate illegali, che sono terrorizzate dalla minaccia di espulsione se ricorrono agli ospedali pubblici. Aborto libero, gratuito e assistito per tutte le donne, incluse le immigrate e le minorenni! Abolizione della clausola sull’obiezione di coscienza!

Con la scusa ipocrita di difendere le donne, il 5 febbraio, nella stessa settimana in cui il governo stava cercando di prolungare l’agonia della famiglia Englaro, il Senato ha approvato un nuovo pacchetto sicurezza, che includeva la cosiddetta “legge anti-stupro” e legalizzava le ronde razziste volute dalla Lega nord. Nonostante le campagne mediatiche cicliche che incitano all’isteria razzista contro gli “stupratori stranieri”, è noto che la maggior parte della violenza contro le donne e i bambini si consuma all’interno dei soffocanti confini familiari. Questa legge non ha nulla a che fare con la tutela delle donne da quell’orribile crimine che è lo stupro, cinicamente sfruttato come pretesto per scatenare ulteriore terrore contro i lavoratori immigrati e le loro famiglie. Abbasso il pacchetto sicurezza! Abolire le leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini! Pieni diritti di cittadinanza per tutti gli immigrati!

Il pacchetto sicurezza è doppiamente razzista e mortale. Aumenta le misure persecutorie contro la minoranza Rom, terribilmente oppressa e povera e spinge i medici a segnalare gli immigrati illegali alla polizia, negando loro di fatto,il diritto alle cure sanitarie (anche a donne in gravidanza e bambini). La stampa ha già segnalato diversi casi di denunce di immigrati e di rinuncia alle cure. I sindacati dei medici e degli infermieri devono mobilitarsi contro questa legge! Per un’assistenza sanitaria, gratuita e di qualità per tutti!

Gli studenti del liceo Parini di Milano hanno celebrato la giornata internazionale della donna protestando contro il pacchetto sicurezza e distribuendo preservativi, spiegando che l’unica protezione di cui hanno bisogno è quella contro le malattie veneree e le gravidanze indesiderate. Allo stesso tempo il papa Ratzinger faceva un tour in Africa ringhiando contro il sesso e l’uso di preservativi. Nel continente africano le letali politiche della Chiesa cattolica e la fame di profitto delle aziende farmaceutiche che si rifiutano di fornire gratuitamente farmaci anti-retrovirali alle masse impoverite nere, stanno condannando a morte milioni di malati di Aids.

Tra i viscidi che pretendono di “difendere la vita” e che volevano Beppino Englaro in carcere per omicidio, vi era tale Mario Palmaro, leader dei fondamentalisti cattolici di Verità e vita. Palmaro è contrario al diritto d’aborto anche per le vittime di stupro, e di recente ha pubblicato un libro dedicato ai “tradizionalisti” lefevriani. Lo scorso 24 gennaio, poco prima del “giorno della memoria”, Ratzinger ha revocato la scomunica a quattro vescovi lefevriani, tra cui Richard Williamson, che nega il genocidio nazista. Don Abrahamowicz, che ha celebrato messe anti-Islam e organizzato proteste anti-gay con la Lega nord, sostiene che la pena di morte “di per sé non è riprovevole” e ha affermato che le camere a gas nei campi di sterminio nazisti erano lì “almeno per disinfettare” (la Repubblica, 30 gennaio). Che ciò non sia ristretto ad un’ala marginale della Chiesa cattolica, è dimostrato dal fatto che il precedente papa, Wojtyla, abbia beatificato il Cardinale Stepinac, mentore del bestiale regime fascista croato durante la Seconda guerra mondiale.

Chiesa e religione servono a rafforzare il dominio di classe dei capitalisti predicando la sottomissione alla miseria e alla sofferenza in questa vita in cambio di un mitico paradiso dopo la morte. Al culmine dell’isteria sul caso Eluana, Ratzinger ha ringhiato contro l’eutanasia: “Nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio” (Ansa, 1 Febbraio). L’ideologia borghese impone che i lavoratori si sottomettano al dominio dei capitalisti, in una società dove una piccola minoranza possiede i mezzi di produzione e sfrutta per il proprio profitto il lavoro del proletariato. La Chiesa attacca tutto ciò che ritiene possa compromettere l’opprimente istituzione della famiglia. L’origine dell’oppressione delle donne, la forma più antica e radicata di sottomissione nella società umana, è nella famiglia, unità economica a tutela della proprietà privata e nucleo fondamentale della società di classe, dove la donna è relegata a procreare e allevare prole legittima ed in genere ad assolvere tutti quei servizi domestici che lo Stato capitalista non vuole né può accollarsi. Per la liberazione delle donne attraverso la rivoluzione socialista!

L’isterica crociata sul caso Englaro ha coinciso con l’ottantesimo anniversario della firma del Concordato (noto anche come Patti Lateranensi) tra lo Stato italiano, sotto Mussolini, e la Chiesa cattolica nel 1929. Il Concordato ha integrato la Chiesa cattolica nello Stato italiano acconsentendo a diffondere i suoi tentacoli in ogni istituzione statale, dai tribunali alle scuole agli ospedali. I Patti Lateranensi sono uno dei pilastri della Costituzione italiana del 1948, insieme con la proprietà privata e la “democrazia” dello Stato borghese. La Costituzione è stata il sigillo del tradimento del Partito comunista (Pci) di Togliatti che, nel periodo 1943-1948, disarmò politicamente e militarmente il proletariato italiano, facendo deragliare una potenziale rivoluzione proletaria. Il Pci entrò in un governo di fronte popolare “anti-fascista” con le forze della borghesia e della Chiesa cattolica e contribuì a rimettere in piedi il capitalismo italiano. Abolire il Concordato! Per la separazione di Chiesa e Stato! Espropriare tutti i beni del Vaticano!

I tradimenti della collaborazione di classe e dei fronti popolari, a spese del proletariato, sono stati portati avanti dal Pci e dai suoi eredi nel corso degli ultimi sessant’anni. I politici del Partito democratico (nato da una fusione dei Democratici di sinistra con i cattolici borghesi della Margherita) sono tutti d’accordo nell’opporsi all’eutanasia, ma si sono divisi sull’attuale proposta di legge. Gli elementi fondamentalisti cattolici si sono schierati con il governo Berlusconi, gli altri perseguono una linea cattolica “morbida”: sono favorevoli alla sospensione del sondino solo a condizione che questa volontà sia espressa in un testamento biologico scritto e che vi sia una clausola che consenta ai medici di rifiutarsi di applicare questa volontà per motivi di “obiezione di coscienza”. Anche Rifondazione comunista, che si considera “Il popolo della Costituzione”, ha una lunga storia di alleanze con forze cattoliche nei governi nazionali e locali, in particolare con l’anti-abortista Prodi. Rompere con la politica del fronte popolare! Forgiare un partito rivoluzionario leninista-trotskista, tribuno degli oppressi!

Per curare il “cancro d’Italia”, come il rivoluzionario democratico Garibaldi chiamava il Vaticano, serve una rivoluzione proletaria che espropri la borghesia e la Chiesa, e apra la strada a una società socialista razionale, liberando la medicina e la scienza dalle catene del sistema dei profitti. Quando le grandi risorse e le tecnologie mediche di questa società saranno al servizio delle masse e non dei profitti di pochi, saremo in grado di costruire una società libera dal razzismo e dalle superstizioni religiose, crudeli e paralizzanti, una società in cui conteranno il valore e la dignità umane. Nel suo discorso “L’uomo socialista”, Isaac Deutscher osservava:

“Mi permetto di ricordarvi che Trotsky, per esempio, parla di tre tragedie di base che affliggono l’uomo: la fame, il sesso e la morte. La fame è il nemico che il marxismo e il movimento operaio moderno affrontano. Nel far ciò sono stati naturalmente inclini a ignorare o sminuire gli altri aspetti. Ma non è forse vero che la fame, o, più in generale, la disuguaglianza sociale e l’oppressione, hanno intensificato ed enormemente complicato per innumerevoli esseri umani anche i tormenti del sesso e della morte? Nel lottare contro la disuguaglianza sociale e l’oppressione noi lottiamo anche per attenuare gli altri colpi che la natura ci infligge (…) Sì, l’uomo socialista continuerà ad essere perseguitato dal sesso e dalla morte, ma siamo convinti che sarà meglio attrezzato di noi per far fronte anche a questi.”

 

Spartaco N. 71

Spartaco 71

Aprile 2009

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