Spartaco n. 80

Settembre 2017

 

Giù le mani dalla Corea del Nord!

I folli imperialisti Usa minacciano la guerra nucleare

Dichiarazione dell'Ufficio politico della Spartacist League/U.S., sezione della Lega comunista internazionale (quartinternazionalista)

Riproduciamo a seguito la dichiarazione della Spartacist League degli Stati Uniti sulle minacce di Trump alla Corea del Nord a inizio agosto. Da allora si è vista un’ulteriore escalation di minacce alla Corea del Nord. I veri terroristi sono i governi imperialisti, con gli Usa in testa, che hanno un arsenale nucleare capace di distruggere il pianeta. Il governo italiano è troppo irrilevante per giocare un ruolo militare in Asia ma appoggia pienamente la campagna dell’imperialismo Usa in modo diretto o tramite l’Onu e l’Ue.

Dall’epoca della guerra di Corea del 1950-53, l’Italia è stata una base avanzata della Nato nella “guerra al comunismo” e tutta la sua organizzazione politica post-bellica è servita a tenerla nell’orbita dell’imperialismo Usa. Ma la classe operaia italiana fu in grado di opporsi più volte eroicamente ai massacri imperialisti in Corea e alla guerra fredda antisovietica. Il 17 gennaio del 1951, durante la visita in Italia del generale Eisenhower nel corso della guerra di Corea, scoppiarono duri scioperi e proteste in tutte le città e villaggi, repressi dalla polizia con 4 morti e molti feriti. Nel giugno del 1952, il viaggio in Europa di Matthew Ridgeway, ex comandante delle forze Onu in Corea, fu accolto in Italia da tre giorni di scioperi e proteste. E’ interesse vitale della classe operaia trarre ispirazione dal proprio passato e lottare contro gli assassini imperialisti Usa e i loro scagnozzi italiani.


12 agosto 2017. Nel tentativo di distruggere lo Stato operaio burocraticamente deformato della Corea del Nord, i guerrafondai imperialisti degli Stati Uniti stanno trascinando il mondo sull'orlo della guerra nucleare. L'8 agosto, Donald Trump ha minacciato la Corea del Nord di “fuoco e fiamme mai viste al mondo”, aggiungendo ieri che l'esercito americano “ha il colpo in canna ed è pronto alla guerra”. Il segretario di Stato Rex Tillerson ha poi cercato di sdrammatizzare la minaccia dell'amministrazione americana, ma il ministro della Difesa, James “cane rabbioso” Mattis, ha rincarato la dose dicendo che la Corea del Nord rischia “la fine del suo regime e la distruzione del suo popolo”.

La retorica guerrafondaia di Washington non è una vuota minaccia. Gli Usa hanno quasi 25 mila soldati schierati al confine sudcoreano e 50 mila in Giappone. Le forze americane e sudcoreane hanno annunciato che terranno massicce esercitazioni militari alla fine di agosto, in un’ennesima provocazione contro la Corea del Nord. Il 10 agosto le truppe americane e giapponesi hanno dato il via a 18 giorni di esercitazioni militari a Hokkaido, con munizioni vere. Gli imperialisti giapponesi sono storicamente i dominatori coloniali della penisola coreana e perseguono da sempre la distruzione controrivoluzionaria del Nord. Dopo la dichiarazione di Trump sul “colpo in canna” il segretario generale del governo giapponese, Yoshihide Suga, ha dichiarato: “Il nostro governo approva questa presa di posizione”. Fuori le truppe Usa dalla Corea del Sud e dal Giappone! Abbasso l'asse imperialista Usa/Giappone contro la Corea del Nord!

Gli Usa e i loro alleati dipingono lo sviluppo di un arsenale nucleare da parte della Corea del Nord come una pericolosa minaccia. Ma il vero pericolo per i popoli del mondo è l'imperialismo Usa. Le minacce statunitensi contro la Corea del Nord coincidono con l'anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima il 6 agosto 1945, cui seguì tre giorni dopo quello di Nagasaki. Gli Usa non solo sono l'unico paese al mondo che abbia mai utilizzato armi atomiche, furono vicini ad utilizzarle anche nella guerra di Corea del 1950-53, ma vennero frenati principalmente dall’esistenza dell'arsenale nucleare sovietico.

In quella guerra, che fu condotta sotto l’egida delle Nazioni Unite, gli Usa tentarono di schiacciare un’insurrezione di operai e contadini nella Corea del Sud e di rovesciare la rivoluzione sociale al Nord. Nel corso della guerra furono massacrati tre milioni di coreani e quasi un milione di soldati dell’esercito cinese, il cui intervento fu decisivo per capovolgere le sorti del conflitto a sfavore degli Usa e degli altri imperialisti. La penisola coreana fu devastata. Diciotto delle ventidue grandi città del paese vennero totalmente o in gran parte distrutte. Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, fu rasa al suolo. Nelle ultime settimane di guerra, i bombardieri americani distrussero i bacini di irrigazione che alimentavano tre quarti della produzione agricola del Nord. La guerra si concluse in uno stallo. Ma gli Usa rifiutarono di firmare un trattato di pace o di riconoscere il Nord e da allora hanno mantenuto una massiccia presenza militare nel Sud, sottoponendo la Corea del Nord a decenni di pressione militare e sanzioni economiche.

Le recenti minacce di Washington sono giunte pochi giorni dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di nuove devastanti sanzioni contro la Corea del Nord, per aver lanciato due missili intercontinentali il mese scorso. Le sanzioni, che sono state appoggiate in modo criminale anche dal regime stalinista cinese, sono un atto di guerra per costringere Pyongyang a sottomettersi: colpiscono un terzo delle esportazioni della Corea del Nord e mirano a invertire la modesta crescita economica che il paese ha realizzato negli ultimi anni. Abbasso le sanzioni dell’Onu contro la Corea del Nord!

La politica dell'imperialismo americano, sotto governi repubblicani quanto democratici, ha sempre puntato a fomentare la controrivoluzione nella Corea del Nord come punto di partenza per il rovesciamento delle conquiste della rivoluzione cinese del 1949. La bellicosità e l’imprevedibilità di Trump avvicinano la possibilità di un’apocalisse nucleare in Estremo Oriente. Ma anche Obama minacciava di attaccare il Nord, non escludendo l’impiego di armi nucleari, ed ha più volte inviato bombardieri B-2 sulla penisola. Il sistema di difesa Thaad [Difesa aerea terminale d’alta quota], che l'amministrazione Trump ha provocatoriamente installato in Corea del Sud all'inizio di quest'anno, era in gestazione da mesi, da quando al governo c’era ancora Obama.

Come la Cina, la Corea del Nord è uno Stato operaio burocraticamente deformato nel quale il dominio di classe capitalista è stato rovesciato. In Corea del Nord il potere capitalista/latifondista fu rovesciato, dopo la Seconda guerra mondiale, dalle forze armate che operavano sotto la protezione dell'esercito sovietico. La realizzazione di rapporti di proprietà proletari collettivizzati ha liberato la metà settentrionale del paese dal dominio imperialista. Sia lo Stato operaio cinese che quello nordcoreano però sono stati governati sin dall'inizio da caste di burocrati nazionalisti stalinisti che escludono la classe operaia dal potere politico.

É vitale per il proletariato internazionale, in particolare per quello degli Usa, schierarsi in difesa della Corea del Nord e della Cina contro gli avvoltoi che governano gli Usa, i loro alleati giapponesi e i loro scagnozzi sudcoreani. Il rovesciamento e l'espropriazione del capitalismo in questi paesi sono conquiste storiche per la classe operaia internazionale. La loro difesa militare incondizionata contro l'attacco imperialista e la controrivoluzione capitalista è parte integrante della causa della rivoluzione socialista mondiale.

Tale difesa necessariamente include il possesso di armi nucleari e sistemi missilistici atti a dissuadere un attacco imperialista. C'è molto di bizzarro e odioso nell’esercizio dinastico e mitologizzato del potere burocratico di Kim Jong-Un e dei suoi predecessori. Ma l'impulso di Pyongyang ad assicurarsi l’arma nucleare è una politica razionale ed indispensabile di autodifesa, soprattutto contro gli Stati Uniti, che minacciano apertamente un “primo colpo” nucleare contro coloro che percepiscono come propri nemici. É una buona notizia che il Nord abbia fatto dei passi avanti nello sviluppo di un deterrente nucleare credibile. Se non fosse stato per tale deterrente, gli Stati Uniti avrebbero già bombardato la Corea del Nord, come hanno fatto in tanti paesi in Medio Oriente e altrove.

Sulla scia delle ultime minacce degli Usa, la Corea del Nord ha annunciato l’intenzione di lanciare a metà agosto dei missili progettati per raggiungere le acque attorno all'isola di Guam, nel Pacifico. É l'imperialismo Usa che ha messo Guam in pericolo. La base aerea di Andersen è stata cruciale per le operazioni aeree Usa durante la guerra di Corea e oggi è utilizzata dai bombardieri che sorvolano la penisola coreana. Guam fu conquistata dagli imperialisti Usa oltre un secolo fa nella guerra ispano-americana e da allora è rimasta un territorio coloniale. Forze armate e basi statunitensi fuori da Guam! Per il diritto di Guam all’autodeterminazione!

In un articolo del 10 agosto, il Global Times, un quotidiano di Stato cinese, ha affermato che Pechino “impedirebbe” agli Stati Uniti di rovesciare il regime di Pyongyang, notando inoltre che “la Cina rimarrà neutrale” se la Corea del Nord attaccasse per prima gli Usa. La politica di Pechino riguardo la Corea del Nord si basa sulla futile ricerca stalinista della “convivenza pacifica” con l'imperialismo mondiale. La Cina rimane l'unico alleato della Corea del Nord, ma ha esercitato molte pressioni su di essa per fermarne il programma di sviluppo di armi nucleari. Ha anche votato ripetutamente a favore delle sanzioni Onu contro il Nord, pur non applicandole appieno. La collaborazione di Pechino con Washington contro Pyongyang nuoce alla difesa dello stesso Stato operaio cinese, che è il bersaglio ultimo degli imperialisti Usa. La controrivoluzione capitalista in Corea del Nord porterebbe le forze Usa a ridosso del confine cinese, aumentando enormemente la minaccia militare imperialista.

La chiave per la difesa degli Stati operai deformati è la lotta per la rivoluzione politica proletaria per spazzare via le burocrazie nazionaliste al potere. Questa lotta è parte della nostra prospettiva per la riunificazione rivoluzionaria della Corea, attraverso la rivoluzione socialista al Sud e la rivoluzione politica al Nord. La lotta per sostituire i dirigenti traditori stalinisti con governi basati sulla democrazia operaia e sull'internazionalismo rivoluzionario dev’essere legata all'estensione del potere proletario ai centri dell'imperialismo mondiale: in Europa occidentale, in Giappone e nel colosso imperialista Usa. E’ vitale per questa lotta la creazione di partiti leninisti-trotskisti, sezioni di una Quarta internazionale riforgiata.

L'ordine capitalista nella sua epoca imperialista ha gettato il pianeta in continue guerre e occupazioni, affinché le potenze imperialiste possano estendere il loro dominio sul pianeta. E minaccia di nuovo l'umanità con un olocausto nucleare. Come marxisti, ci rivolgiamo al proletariato americano multirazziale affinché abbatta dall’interno la bestia imperialista Usa. La classe dirigente che minaccia la guerra nucleare contro la Corea del Nord sta anche facendo guerra alle condizioni di vita dei lavoratori e degli oppressi negli Usa. Ciò che è assolutamente necessario è la lotta di classe contro i governanti capitalisti, sia per difendere gli interessi dei lavoratori nel proprio paese che per ostacolare le ambizioni dell'imperialismo statunitense all'estero. La Spartacist League ed i nostri compagni nella Lega comunista internazionale lottano per conquistare gli strati più consapevoli della classe operaia alla comprensione di ciò che è necessario per porre fine allo sfruttamento, all'oppressione e ai massacri imperialisti: il rovesciamento dell'ordine capitalista negli Usa ed internazionalmente con la rivoluzione operaia. Difendere la Corea del Nord! Abbasso l'imperialismo Usa!